10 marzo 2009

Verticale Vigneto Bellavista Castello di Ama

Non credo di riuscire a trovare parole che possano pienamente esprimere l'emozione che ho provato nell'avere come ospiti Alla Corte di Bacco Marco Pallanti e Lorenza Sebasti. Queste due persone meravigliose hanno saputo trasformare una serata apparentemente formale in un convivio amichevole ed estremamente piacevole. Certamente pochi avranno avuto occasione di degustare una verticale di Chianti Classico DOCG Vigneto Bellavista (annate 2006/2004/2001/1997/1995/1988) accompagnata dalla presentazione in anteprima del Castello di Ama 2006 Chianti Classico DOCG (espressione della venticinquesima vendemmia ad Ama). Fortunati Mortali.(aggiungerei :). Bellavista infatti è la selezione di vigneto più antica ed è sempre stato il fiore all'occhiello dell'Azienda: nel mondo dell'enologia è raro trovare un professionista come Marco che abbia dedicato esclusivamente il suo ingegno e la sua creatività a valorizzare un unico territorio e a trarne un prestigioso prodotto, ottenendo così grandi successi. Ah,.... un pensiero particolare, concedetemelo (Marco non me ne vorrà… :), lo dedico a Lorenza, persona dalla straordinaria cultura e di una semplicità che mette in risalto il suo animo gentile e soprattutto la sua simpatia. Spero di aver reso almeno in parte l'idea di quella che è stata una serata in compagnia di queste due stelle brillanti del mondo del vino. Un ringraziamento ovviamente merita Don Giovanni Assante, icona del maccaronificio Gerardo Di Nola, che con il suo estro e la sua maestria ci ha presi letteralmente per la gola con la sua pasta e fagioli con le cotiche. Cosa poter dire di più... posso solo invitare i lettori del mio blog, qualora si trovassero in Toscana, a fare un salto ad Ama... respirerete aria pulita, cultura e soprattutto brinderete con un Chianti che non ha rivali!!! Garantito!! Al prossimo evento.


Commento di Marco Pallanti :
"Carissimo Alfonso,
sono tornato ieri pomeriggio dal mio viaggio americano e, come vedi dall'orario al quale ti scrivo, sto pagando il prezzo dello scombussolamento del fuso. Ma le tue parole mi hanno fatto troppo piacere e per questo non ho esitato a risponderti. Siamo noi a dirti ancora una volta grazie. Grazie per l'accoglienza, grazie per i tuoi sinceri regali, grazie per come avevi organizzato l'evento. Ma soprattutto grazie per come sviluppi la tua passione per il vino. Conosciamo molti appassionati, anche molto preparati, ma che difettano di una visione d'insieme. Vedono il vino come un mosaico formato da piccole tessere da osservare chirurgicamente nella forma, dimensione e colore. Finiscono col sapere tutto del materiale e della costruzione ma finiscono per perdere inevitabilmente la bellezza dei disegni. La tua visione d'insieme riporta il vino alla dimensione per la quale io lo produco. Perciò, ancora un grazie gigante! Inutile dirti che le porte del Paradiso (come tu affettuosamente lo chiami) sono sempre aperte. Ti, anzi, vi aspettiamo con piacere e sincera amicizia. Un caro ed affettuoso abbraccio ed adesso provo a tornare a dormire. Marco Pallanti
".

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