25 marzo 2006

Le tue e le mie sensazioni


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7 Commenti:

Alle ore 23:04, Blogger Alfonso Silvestri ha scritto...

Caro Fabio, concordo in pieno. La Fattoria San Francesco e'quasi un simbolo per l'enologia di qualita' della Calabria fin dal 14 luglio 1777 giorno in cui la famiglia Siciliani, attuale proprietaria, si aggiudico' all'asta i beni dell'ex Convento "San Francesco". E' forse stata la realta'calabra che per prima ha effettuato sperimentazioni di elevazione in barrique del Gaglioppo che, nel Ronco dei quattro venti, trova la sua piena espressione. Aggiungerei ai gradevolissimi profumi fruttati (marasca, mora, forse ribes, ecc... ) note speziate di pepe nero (determinate probabilmente dall'utilizzo di Barrique di rovere francese ????) ed una evidente freschezza .Ottimo con le specialita' piccanti tipiche della zona !!!!!!! Spenderei invece una parola sul Brisi, un bianco dolce da uve Greco in purezza, ottimo con le delizie alle mandorle di cui i Calabresi vanno fieri (in zona e' prodotto un latte di mandorla che e' una vera finezza). E' stupefacente il fatto che un vino da un cosi' elevato residuo zuccherino risulti tanto equilibrato. Da provare.

 
Alle ore 17:02, Anonymous Anonimo ha scritto...

Piconello di Rizzuto Guccione
Cabernet chiaro
Una bella novità dalla Sicilia che solitamente ci offre dei vini -bianchi o rossi- super strutturati. un vino a mio avviso dal sapore antico,un cabernet sauvignon tenuto solo 12 ore sulle bucce con un colore amarena brillante, da bere a 10° su un tulipano classico, come un bianco. Piacevolissimo.

 
Alle ore 17:02, Anonymous Anonimo ha scritto...

Cito 2 vini, entrambi rossi, ma estremamente diversi

Fumin Vigne La Tour 2004 azienda Les Cretes

Vino fresco e di facile beva, colpisce soprattutto per l' intensità e la finezza dei profumi di frutta rossa.
In bocca è pulito, rotondo, non tannico e persistente
Un vino veramente molto piacevole

Harimann Montepulciano d' Abruzzo 2000 azienda Pasetti Vini

Non ho mai assaggiato dei Montepulciano strutturati come i famigerati Dante di Marramiero o Villa Gemma di Masciarelli, vini con cui immagino quello da me citato va in "concorrenza"
Certo è che questo Harimann, presentatomi al Vinitaly come l' "Amarone d' Abruzzo" lascia senza parole per intensità dei profumi, corpo, potenza, persistenza e struttura
Al momento indubbiamente il mio rosso preferito, senza paragoni di sorta
Niente male anche il Montepulciano della linea "inferiore" di quest' azienda, denominata "Tenuta di Testarossa" , meno strutturato ma molto piacevole e profumato

 
Alle ore 15:14, Anonymous Anonimo ha scritto...

Visto che si parla di Calabria, come non menzionare dalla cantina Ceraudo:

IMYR 2005 - uno Chradonnay semplicemente spettacolare

GRAYASUSI 2005 Etichetta Grigia - Gaglioppo vinificato in rosato altrettanto spettacolare.

Sono entrambi in cantina in attesa di una occasione importante.
Saluti a tutti
Fausto

 
Alle ore 15:19, Anonymous Anonimo ha scritto...

Potentissimo è l'Harimann 2001, l'ho provato all'ultimo SenseOfWine...che dire...Complimenti... anche se a caro prezzo!!!
Il Montepulciano d'Abruzzo è sempre di più il mio rosso preferito.

Fausto

 
Alle ore 12:32, Anonymous Anonimo ha scritto...

Ho provato proprio l'altro giorno un vino che mi ha lasciato perplesso tanto era immensa la sua bontà!!!!

Amo bere vino e lo faccio sempre cercando di abbinarlo o per meglio dire sposarlo al meglio con il cibo.
Questo vino mi ha dato emozioni incredibili quanto nessun altro vino era mai riuscito a darmi.

Il vino che ho bevuto è stato una bottiglia di SHARAHZAD 2003 dell'Azienda MILLEUNA.

Che dire. Un gioiello. Nonostante i suoi 16,5 gradi secco, questo "Primitivo" è risultato sorprendentemente equilibrato con tutte le sue straordinarie note olfattive e gustative.

Emozionante...

 
Alle ore 12:27, Blogger Fausto ha scritto...

Ieri ho partecipato a Roma alla prima edizione di Sense of Wine di Luca Maroni. Esperienza positiva sebbene non entusiasmante soprattutto per i bianchi.
Deludente il Mille e una Notte di Donnafugata se comparato al suo prezzo, discreto il nuovo Bianco Quater di Firriato e il Leone 2006 di Tasca d'Almerita.
Gradite sorprese da Maurigi (ma con uno Chardonnay) e Feudo Maccari con un potentissimo Majhiaris.
Saluti
Fausto

 

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